United States Of America

Los Angeles
La prima fotografia che propongo raffigura una rete metallica, le stesse che usiamo in Italia per i pollai, in USA vengono usate per recintare qualsivoglia proprietà dando alle città un incredibile senso di degrado, ovunque ci sia un parcheggio c’è una “zincata” e ovunque ci sia la grigia rete si ha la sensazione di essere in un ghetto anche se magari si sta camminando per le vie di Hollywood. Una città inglese si riconosce in foto perché ogni palo o recinzione è di color nero, una città americana si riconosce perché la rete metallica è onnipresente.
Da appassionato di architettura contemporanea non potevo non fotografare 2 importanti opere come il Walt Disney Concert Hall dell’architetto decostruttivista Frank Gehry o il LACMA (Los Angeles County Museum of Art) di Renzo Piano, quest’ultima purtroppo l’ho vista quando ormai era tramontato il sole.

 

Calico, ghost town
Avete presente il far west dei film? Calico lo rappresenta alla perfezione!

 

Grand Canyon
E’ il luogo che mi ha deluso di più di tutto il viaggio, è grande, forse troppo grande al punto che è difficile capire se una parte della montagna che si sta osservando è a 1 km, 10 o a 50, troppo grande per poterne valutare a stima le dimensioni! Dicono che a vedere una meraviglia dietro l’altra ci si faccia l’abitudine e il giorno che ho visto il grand canyon ho pensato che fosse vero…


Antelope Canyon e Page
Il giorno dopo aver visitato il grand canyon sono stato in 2 antilope canyon, li ho capito che effettivamente farsi l’abitudine a vedere una meraviglia dopo l’altra è alquanto difficile. Se c’è una cosa da andare a vedere in USA sono questi canyon scavati nella roccia da millenni di erosione. A mio avviso le due foto più belle che ho fatto nel canyon sono la n°12 e la n°13 della galleria sottostante.

 

Monument Valley
Al confine tra Arizona e Utah, è uno dei luoghi più visitati, in estate i turisti affollano le strade sterrate che portano alla sua scoperta. La monument valley è ritratta in migliaia di cartoline, fotografie e anche in molti film ma quasi mai in inverno e non ci si aspetta di vedere un luogo così arido coperto dalla neve ma del resto la quota media è di circa 2000 metri sul livello del mare e le scarse piogge diventano neve nei mesi più freddi.
Una particolarità di questi luoghi è che i nativi ci vivono ancora oggi, non è raro trovare case e casette ma anche negozi di souvenir sparsi qua e la. La presenza di abitazioni rende l’idea delle proporzioni, le formazioni rocciose che spuntano dal terreno arrivano ad altezze che superano i 400 m.

 

Viaggio
Per raggiungere da Los Angeles la monument valley io e i miei amici abbiamo percorso migliaia di km in auto con soste in luoghi interessanti tra cui Scottsdale (Arizona) dove anche se velocemente sono riuscito a vedere “Taliesin West” villa progettata da F. L. Wright nel 1937.
Impiegando parecchi giorni, ci siamo spinti fino in new mexico ma ovviamente poi siamo dovuti tornare indietro e a tappe di anche 900 km al giorno siamo tornati sulla costa pacifica, come ormai abitudine nei nostri viaggi il driver è sempre stato il sottoscritto. In totale sul suolo americano abbiamo percorso oltre 3800 km in auto in circa 10 giorni. In questo gruppo di fotografia la mia preferita è l’ultima, al posto che proteggere la fotocamera dalla pioggia ho pensato bene di tenerla al collo e usarla, la mia scelta a mio avviso è stata ripagata abbondantemente dal risultato che rende benissimo l’atmosfera di quel giorno a S. Diego.


Kahn
Louis Isadore Kahn è uno dei più grandi architetti del XX secolo, il suo più celebre progetto è il Salk Institute (California), durante la programmazione del viaggio che prevedeva capodanno a Las Vegas (città di cui non ho pubblicato neanche uno scatto) io mi preoccupavo quasi solo della visita a questo capolavoro di architettura contemporanea. Ho scattato tantissime fotografie all’edificio ma ho pubblicato in questa pagina solo 4 scatti di sintesi, la prima è pienamente nel mio stile e per questo non può che essere la mia preferita, è un immagine frutto di una lunga ricerca dell’inquadratura. Il ragazzo nell’ultima foto non è un “attore”, è uno studente e si è spontaneamente seduto nel centro esatto del cortile a leggere un libro, io non ho dovuto far altro che cogliere l’attimo.

 

Ultimo giorno
In questo gruppo di immagini ho messo la spiaggia di Ocean Country (The OC) e le strane forme astratte di sabbia bicromatica create dalle onde oceaniche. L’ultima fotografia, benché imperfetta l’ho pubblicata perché è esattamente l’ultimo scatto che ho fatto sul suolo Americano prima di imbarcarmi per il rientro.