70-200 Vs 80-200 – Bozza V2.0

Questo test mette a confronto, soprattutto sul pianto della nitidezza (ossia un parametro oggettivo), 2 obiettivi molto diversi, uno è dotato di motore ultrasonico SWM, stabilizzatore ottico “da 3,5 stop”, trattamento antiriflesso ai nanocristalli, struttura in lega di magnesio completamente tropicalizzata, fuoco interno e chi più ne ha più ne metta, è stato lanciato nel 2009 e ad oggi (2013) è il top; l’altro è un 80-200 f/2.8 con sistema autofocus di prima generazione, senza stabilizzazione, senza l’antiriflesso da fantascienza, non tropicalizzato, privo di sistema IF per il fuoco interno (e questo da un certo punto di vista è un vantaggio e vedremo perché), che è stato immesso sul mercato nel 1987. Parliamo dunque di ottiche che hanno la bellezza di 22 anni di differenza ed è palese fin da subito che il confronto è assolutamente impari ma la curiosità era troppa per non farlo. Già che c’ero nel test ho inserito anche il mitico 35-70mm f/2.8 AF che è coetaneo dell’80-200 f/2.8, il mio esemplare di 35-70mm è a dir poco perfetto e senza il minimo segno di opacizzazione perché è stato riparato da LTR Service nel 2010.

Gli obiettivi usati nel test
Nikkor AF-S 70-200mm f/2.8 G IF-ED VR N II
Nikkor AF 80-200mm f/2.8 ED
Nikkor AF 35-70mm f/2.8

Scopo del test

Pura curiosità

Condizioni del test
Le immagini sono state scattate con D700 a ISO 100, i file .nef sono stati esportati con Capture NX2 senza modifiche escluso lo sharpening impostato per tutte le foto sullo stesso valore, il bilanciamento del bianco delle lampade a luce continua è stato eseguito in pre-misurazione in macchina con il 70-200 su Lastolite Ezybalance e non è stato rifatto ad ogni cambio ottica in modo da far risaltare le differenze cromatiche che altrimenti sarebbero state totalmente annullate, le foto sono state scattate su un treppiedi molto solido con testa a cremagliera e usando le slitte micrometriche è stato posizionato il piano sensore sempre nel medesimo punto con precisione al cm (non al mm). La messa a fuoco è stata effettuata in live view al massimo ingrandimento.

Primo test: 200mm e tutta apertura (f/2.8)
Nella fotografia qui sotto si nota subito il primo e forse unico difetto del 70-200, ossia che se si mette a fuoco a breve distanza dal soggetto (qui circa 2 metri) la focale reale dell’ottica è molto inferiore a quella che dovrebbe avere, questo per “colpa” del sistema IF di messa a fuoco, sulle brevi distanze i 200mm teorici del 70-200 sono in realtà molti meno, circa 140-160 (in base alla distanza), tra tutti gli XX-200 IF di Nikon l’ultimo modello ossia quello del test soffre maggiormente di questo difetto. Nell’uso comune tale difetto a mio avviso è del tutto trascurabile perché personalmente non mi sono mai trovato in condizioni in cui rappresentava un difetto oggettivo.

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Qui sotto invece ho ridimensionato la foto scattata con l’80-200 in modo da rendere il soggetto grande quanto nella foto scattata con il 70-200 che qui viene proposta al 50% delle sue dimensioni reali e poco sotto al 100%.

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Nel crop 100% a confronto il soggetto ripreso con l’80-200 è più grande ma ciò nonostante il dettaglio è decisamente inferiore. C’è da notare che anche la PDC è minore nelle immagini scattate con l’obiettivo a pompa perché avendo una focale reale maggiore a parità di apertura ha una minore profondità di campo e si nota moltissimo sulle linee presenti nello sfondo.

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A questo punto si potrebbe pensare che l’80-200 sia un fondo di bottiglia ma è necessario puntualizzare che l’80-200 f/2.8 AF costa meno di un 70-300 VR e circa 7-8 volte meno del 70-200 II, se rispetto il 70-200 II fa una brutta figura a f/2.8 rispetto ad un 70-300 VR fa un figurone anche solo per il fatto che il 70-300 a 200mm ha un apertura massima di circa f/5.0 e non ha certo elevata nitidezza a TA.

A diaframma f/4 la nitidezza dell’80-200 migliora sensibilmente ma è comunque inferiore a quella dello sfidante
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Chiudendo di un altro stop l’80-200 mostra tutte le sue potenzialità, la nitidezza è identica a quella del 70-200, sembra quasi migliore ma non dobbiamo farci ingannare dal fatto che il soggetto appare più grande e quindi più dettagliato, nella seconda coppia di foto a f/5.6 l’apparente maggior nitidezza dell’immagine di destra è ancor più enfatizzata dal ridimensionamento al 73% della fotografia.
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A f/8 e f/11 la situazione rimane pressoché la stessa, la qualità delle due lenti è molto simile. Anche in questi scatti non dobbiamo farci ingannare dal fatto che il soggetto appare più grande e quindi più dettagliato nelle immagini di destra.
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Questo primo test a 200mm dimostra sostanzialmente che l’80-200 è un obiettivo ancora molto valido ma è decisamente troppo morbido a f/2.8-4 dove il 70-200 ha una nitidezza vistosamente superiore, mentre a diaframmi da f/5.6 in poi raggiunge lo stesso livello di nitidezza del modero 70-200 II.

Il test non è finito, nei prossimi giorni mesi aggiungerò le prove effettuate ad altre focali.